10 Gennaio 2022

ANALISI DEI RISCHI AD HOC PER GLI ESPORTATORI ABITUALI

Dallo scorso 1° gennaio l’Agenzia delle Entrate applica specifiche procedure di rischio e di controllo per verificare, in capo agli esportatori abituali, il possesso dei requisiti necessari per avvalersi del beneficio di emettere dichiarazioni di intento, eredità della legge di bilancio 2021.

Analisi di criticità e anomalie direttamente desumibili dai dati esposti nelle dichiarazioni d’intento trasmesse; valorizzazione di particolari elementi di rischio individuati sulla posizione del titolare della ditta individuale o del legale rappresentante della società; individuazione di elementi di rischio connessi alla posizione fiscale del soggetto, persona fisica o giuridica, titolare della partita Iva, con particolare riferimento alle omissioni e\o incongruenze nell’adempimento degli obblighi di versamento o dichiarativi; individuazione di elementi di rischio derivanti dalle operazioni che concorrono alla formazione del plafond: questi i criteri che gli Uffici delle Entrate, in ossequio a un provvedimento dello scorso mese di ottobre e in vigore dal 1° gennaio 2022, sono chiamati a verificare per riscontrare l’effettiva titolarità del diritto ad avvalersi della facoltà di emettere dichiarazioni di intento. L’irregolarità conseguente all’attività di controllo comporta il blocco delle dichiarazioni di intento emesse e l’inibizione a rilasciarne di nuove, nonché l’invito al contribuente a presentare documentazione atta a dimostrare la sussistenza della qualifica di esportatore abituale, a seguito della quale saranno rimossi sia il blocco, sia l’inibizione.

Copyright © 2021 · Overy S.r.l. · all rights reserved - È vietata la copia e la riproduzione di contenuti e immagini | Privacy Policy | Cookie Policy