01 Febbraio 2021

INVESTIMENTI IN CINA, VIA LE RESTRIZIONI

Il Comprehensive Agreement on Investment, siglato lo scorso mese di dicembre da UE e Cina, rappresenta un passo fondamentale sulla via della normalizzazione dei rapporti tra le parti contraenti. La pubblicazione, ora, degli Allegati all’accordo delinea meglio il quadro degli investimenti reciproci.

Il Comprehensive Agreement on Investment, la cui entrata in vigore è prevista nel 2022, è considerato uno strumento privilegiato (per tale ragione, inviso all’amministrazione statunitense) per riequilibrare i rapporti commerciali e di investimento tra UE e Cina. Quest’ultima si è impegnata, come mai in passato, a garantire un (quasi) libero accesso al mercato per gli investitori unionali, garantendo alle imprese europee quei requisiti di certezza del quadro normativa, di prevedibilità dei comportamenti e di trasparenza che, soli, possono attrarre capitali stranieri. La pubblicazione degli Allegati al CAI, da parte della DG Trade della Commissione europea, evidenzia come l’assenza di barriere europee ai capitali cinesi dovrà, in realtà, scontrarsi con gli ostacoli che i 27 Stati membri presentano nelle proprie legislazioni interne. Sul fronte cinese, eventuali, future negative list (che vietano investimenti specifici) non si applicheranno alle aziende europee, una volta in vigore l’accordo, mentre le aziende statali aperte ad attività commerciali non potranno discriminare i player unionali nella pianificazione di acquisti e vendite di beni e servizi.

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