29 Gennaio 2024

IL COMMERCIO GLOBALE PREOCCUPA L’ONU

L’equilibrio instabile che governa l’attuale politica commerciale internazionale, minato da conflitti armati, tensioni geopolitiche e guerriglie in alto mare, non spaventa solo le imprese. Anche l’organismo delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD) ha manifestato profonda preoccupazione per i disagi del commercio globale.
I recenti attacchi alle navi nel Mar Rosso, combinati con le tensioni geopolitiche che colpiscono la navigazione nel Mar Nero e gli impatti dei cambiamenti climatici sul Canale di Panama, hanno dato origine a una crisi complessa che colpisce le principali rotte commerciali: così si è espresso il responsabile della logistica commerciale dell’UNCTAD, durante la conferenza stampa quotidiana delle Nazioni Unite lo scorso 26 gennaio. Ha sottolineato il ruolo fondamentale del trasporto marittimo nel commercio internazionale, capace, da solo, di sopportare circa l’80% del movimento globale delle merci. Il Canale di Suez ha gestito circa il 12-15% del commercio globale nel 2023, ma l’UNCTAD stima che il volume degli scambi sia diminuito del 42% negli ultimi due mesi. Il conflitto in corso in Ucraina ha, inoltre, innescato cambiamenti sostanziali negli scambi di petrolio e cereali, rimodellando modelli commerciali consolidati. Per finire, il Canale di Panama, un’altra arteria chiave per il commercio globale, è alle prese con una grave siccità, che ha ridotto i livelli dell’acqua, determinando una riduzione del 36% dei transiti totali nell’ultimo mese rispetto a un anno fa. Le implicazioni economiche di questi sconvolgimenti sono evidenti: le interruzioni prolungate nel trasporto di container, costituiscono una minaccia diretta per le supply chain globali e in particolare per i Paesi in va di sviluppo.

Copyright © 2021 · Overy S.r.l. · all rights reserved - È vietata la copia e la riproduzione di contenuti e immagini | Privacy Policy | Cookie Policy