21 Gennaio 2022

IRLANDA DEL NORD, SI RICOMINCIA!

Nuovo Ministro UK per la Brexit, archiviato il dimissionario Lord Frost, nuovo incontro a Londra per provare a risolvere la questione irlandese, pietra angolare capace di minare la stabilità dell’intero Trade and Cooperation Agreement, terreno di scontro dove in gioco ci sono l’autonomia e la dignità del convitato di pietra, il popolo irlandese.

Ferita ancora sanguinante nella storia UK, l’isola di Irlanda, cantata per il verde dei suoi prati e l’azzurro del suo immenso cielo, non poteva certo tornare a tingersi di rosso per una controversa decisione politica. Ed entrambe le parti contraenti hanno discusso e più volte modificato il testo originario del Protocollo allegato al Withdrawal Agreement, sempre con un solo obiettivo: evitare di edificare nuovamente un confine fisico tra Irlanda del Nord ed EIRE. Backstop: applicando l’Irlanda del Nord la normativa doganale unionale ed essendo UK, a tutti gli effetti, un Paese terzo, una linea separatrice occorreva trovarla. Ed è stata trovata. In mare aperto. Controlli doganali nei porti e negli aeroporti e nessun segnale visibile di divisione delle due anime del popolo irlandese. Ma non basta. La soluzione ha creato una barriera tra Irlanda del Nord Gran Bretagna, blocchi ai confini, ritardi nelle consegne, nuovi incontri; per il Ministro Truss la responsabilità di risolvere i problemi causati dal Protocollo è chiaramente della UE e minaccia la sua sospensione unilaterale, con effetti devastanti sull’intera Brexit; la UE risponde con le concessioni sulla distribuzione di medicinali e apre a nuove possibili intese: to be continued…

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