18 Maggio 2021

L’INTESA UK/UE SULL’IRLANDA DEL NORD NON E’ SOSTENIBILE

E’ quanto sostiene il ministro britannico per la Brexit Lord Frost, secondo il quale il Protocollo sull’Irlanda del Nord, negoziato in sede di recesso della Gran Bretagna dalla UE, così come è attualmente scritto e interpretato, difficilmente potrà trovare applicazione nel lungo periodo.

Una visita in Irlanda del Nord, un incontro con i responsabili di aziende di diversi settori, tra cui aerospaziale, alimentare, vendita al dettaglio e scienze della vita, un sopralluogo al posto di controllo delle frontiere a Larne Harbour; questa l’occasione che il Ministro per la Brexit del governo Johnson, Lord Frost ha sfruttato per rendere ancora più incerto un orizzonte non proprio roseo sui futuri rapporti UK/UE. “È chiaro dalla mia visita che il Protocollo presenta sfide significative per molti in Irlanda del Nord. Le aziende hanno compiuto sforzi straordinari per far funzionare i requisiti attuali, ma è difficile vedere l’attuale Protocollo sostenibile a lungo”. Il Protocollo, concordato nell’ottobre 2019 e modificato nel 2020, riconosce l’Irlanda del Nord come parte del territorio doganale del Regno Unito, ma assoggettata alla normativa doganale unionale. Per tutelare l’Accordo del venerdì santo del 10 aprile 1998, non è stato previsto alcun confine terrestre tra EIRE e Irlanda del Nord, bensì un confine al largo del Mare d’Irlanda. La Gran Bretagna si aspetta dalla UE una soluzione “pragmatica”, assumendosi la responsabilità primaria, insieme all’EIRE, di sostenere la pace e la prosperità di tutti nel nord Irlanda.

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