L’AGENZIA DOGANE E MONOPOLI COMPENDIA LE INFORMAZIONI TARIFFARIE VINCOLANTI

La Commissione UE ha recentemente sottolineato l’importanza delle informazioni tariffarie vincolanti, che, in base alle condizioni vigenti, possono essere richieste solo laddove si riferiscano ad operazioni commerciali realmente prospettate e siano collegate a specifici regimi doganali. E devono essere indicate nella dichiarazione doganale.

Un compendio, o un testo unico, per definizione compilativo e non innovativo: così potremmo definire la circolare, recentemente pubblicata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che racchiude in un solo documento l’interpretazione amministrativa delle disposizioni che regolano l’istituto delle informazioni tariffarie vincolanti. Parte di un discorso ben più ampio, che investe la classificazione doganale quale istituto centrale nella corretta gestione dei processi doganali e quale punto di riferimento della compliance doganale. La classificazione è un processo complesso, che risponde a regole ben precise e si sostanzia nella consultazione di tutti gli strumenti (note esplicative, pareri e regolamenti di classificazione, sentenze della CGUE) pubblicati dalla UE e dalla WCO; le ITV, vincolanti per un triennio per entrambe le parti, sono, di norma, l’ultima speme di tale processo.

Trattandosi di decisioni valide in tutto il territorio unionale, le autorità doganali di tutti gli Stati membri hanno il compito di evitare il rilascio di informazioni tariffarie vincolanti divergenti, fonte di disparità di trattamento nei confronti degli operatori e garanzia di una uniforme applicazione della normativa doganale. Il suo utilizzo è obbligatorio: il titolare deve indicare il numero identificativo dell’ITV in corrispondenza del codice documento C626 tra i documenti a supporto della dichiarazione doganale.

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