01 Aprile 2022

BOSNIA IN PUNIZIONE FINO AL 2024

Il Consiglio europeo ha deciso di prolungare fino al 31 marzo 2024 le misure restrittive attualmente disposte nei confronti della Bosnia Herzegovina e conseguenti all’instabilità della situazione politica che regna nel Paese, auspicando un veloce ritorno ad uno stato di diritto che consentirebbe l’annullamento delle sanzioni.

 

Sanzioni personali a individui ed entità, non divieti di esportazione o di importazione: la situazione in Bosnia non è così grave da meritare un embargo economico, m sufficientemente preoccupante da giustificare un intervento diretto nei confronti di quei soggetti che minano la sovranità, l’integrità territoriale, l’ordine costituzionale e la personalità internazionale della Bosnia Herzegovina o che minacciano seriamente la situazione della sicurezza nel Paese o pregiudicano l’applicazione del l’Accordo quadro generale per la pace di Dayton/Parigi. Il quadro delle misure restrittive prevede il divieto di recarsi nella UE per le persone fisiche e il congelamento dei beni sia per le persone fisiche che per le entità; inoltre, ai cittadini unionali è vietato mettere fondi a disposizione dei soggetti bosniaci oggetto delle misure restrittive. Comminato il castigo, il Consiglio mostra il suo lato più umano; e, così, ribadisce il suo impegno per il riconoscimento della Bosnia Herzegovina come Paese unico, unito e sovrano; si rammarica per la prolungata crisi politica; invita i leader bosniaci a concentrarsi nuovamente sull’attuazione delle riforme

necessarie per l’integrazione nella UE, compresa la riforma costituzionale ed elettorale e il ritorno allo Stato di diritto.

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