22 Giugno 2021

IL CONSIGLIO UE SANZIONA RUSSIA, LIBIA, BIELORUSSIA E MYANMAR

Nella sessione di lavoro dello scorso 21 giugno il Consiglio europeo ha rinnovato e inasprito una serie di sanzioni economiche nei confronti di Paesi e di soggetti coinvolti in violazioni dei diritti dell’uomo e in prassi contrarie alle regole pattizie del diritto internazionale.

Il Consiglio UE ha deciso di rinnovare fino al 23 giugno 2022 le sanzioni introdotte in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione Russa. Le misure restrittive attualmente in vigore riguardano le importazioni nella UE di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli, nonché il divieto di investimenti infrastrutturali o finanziari e di servizi turistici in Crimea o Sebastopoli. Anche le esportazioni verso la Crimea di determinati beni e tecnologie nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia o per l’esplorazione e la produzione di petrolio, gas e risorse minerarie sono soggette a restrizioni UE. A seguito di una valutazione della situazione in Libia, il Consiglio ha chiarito che misure restrittive sono applicabili anche persone ed entità che ostacolino o compromettano le elezioni politiche, in linea con la risoluzione 2571/2021 del Consiglio di sicurezza ONU. Inoltre, il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di 78 persone e 8 società bielorusse, nonché a 8 persone, 3 società e l’Organizzazione dei veterani di guerra del Myanmar, coinvolte nell’escalation di gravi violazioni dei diritti umani e della violenta repressione della società civile, dell’opposizione democratica e dei giornalisti.

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