23 Aprile 2021

PORTI E TRASPORTO MARITTIMO, IL RUOLO DELLA UE

L’importanza del settore marittimo è stata chiaramente evidenziata dall’incidente della nave Ever Given nel Canale di Suez: un singolo evento è riuscito a scuotere il commercio internazionale per diversi giorni, innescando ritardi nelle consegne e rilevanti perdite economiche.

Il trasporto marittimo è alla base dei collegamenti della catena di approvvigionamento globale e dell’interdipendenza economica, con spedizioni e porti che si stima gestiscano oltre l’80% del commercio mondiale di merci. L’emergenza sanitaria ha accelerato alcune tendenze in aumento come la regionalizzazione, la sostenibilità e la digitalizzazione, che saranno al centro della ripresa post-pandemica. Gli effetti delle restrizioni delle catene di approvvigionamento e di una gestione più strategica della capacità di linea stanno colpendo in modo problematico più rilevante la rotta Cina-Europa, che ha registrato un calo limitato del 5% in termini di volume nel 2020 rispetto al 2019, il che lascia presagire un importante potenziale di crescita nel 2021 con la ripresa della domanda; tuttavia, le tariffe di trasporto dalla Cina all’Europa sono cresciute, negli ultimi mesi e la spedizione di un container da 20 piedi dalla Cina all’Europa ora costa oltre 5 volte rispetto a un anno fa (indice Shanghai Export Containerized Freight). La UE può giocare un ruolo chiave, nel sostenere la ripresa delle attività portuali; e, in Italia, aspettiamo ancora lo sviluppo delle ZES.

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